Il Cammino di Santiago

Giorno 20 – El Acebo

Oggi abbiamo raggiunto la croce di ferro, il punto in cui ogni Pellegrino si libera dei pesi che porta con sé, posando un oggetto simbolico (di solito una pietra) sul cumulo di pietre già presenti sul suolo.
Il mio peso più grande è il mio zaino, quindi ho deciso di abbandonarlo qua.

Ogni tanto fate le ore piccole, aspettate le 11, (perché fa buio alle 10) e alzate gli occhi al cielo: così scuro e pieno di stelle, che per un attimo riuscirete a percepirvi come parte di un tutto molto più grande.

Continuerete a salutare tutti con un soavissimo “Hola” nonostante riceverete come risposta uno sdoganato “Ciao” 👋🏻
È il Cammino Italiano questo, non quello francese 🇮🇹

L’energia che ti viene dalle frasi scritte per strada, sui muri, sui cartelli stradali, e poi De Andrè 🥰

“La nave è saldamente ancorata al porto; ma non è per questo che la nave è stata creata.”
L’ho letto oggi, su una targa a memoria di un certo Michael, lungo il cammino.
Forse non siamo fatti per i momenti di quiete, ma per la burrasca, per i fulmini e le saette, che ci fanno apprezzare di più la calma assordante tra una tempesta e l’altra.

Incontri persone, come Neil, che perdono asciugamani sul cammino, gliene dai uno che avevi in più e ti ringraziano per almeno dieci minuti 😅

This is the Camino 🥾

📍Murias de Rechivaldo
📍Santa Catalina de Somoza
📍El Ganso
📍Rabanal del Camino
📍Foncébadon
📍Manjarin
📍El Acebo de San Miguel

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